Ultima modifica: 7 Settembre 2021

RIFORMA ISTITUTI PROFESSIONALI

Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 1, commi 180e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107.


DECRETO MINISTERIALE 24 maggio 2018, n. 92

Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, recante la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107.


NOTA  n. 11981 del 4 giugno 2019

Nuovi percorsi di Istruzione professionale ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 – Valutazione intermedia degli apprendimenti nel biennio – Indicazioni per gli scrutini dall’anno scolastico 2018/2019


DECRETO MINISTERIALE 4 SETTEMBRE 2019, N. 774

Definizione delle Linee guida in merito ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, di cui all’articolo 1, comma 785, della legge 30 dicembre 2018, n.145. (Linee guida PCTO con allegati)


LINEE GUIDA

Linee guida per favorire e sostenere l’adozione del nuovo assetto didattico e organizzativo dei percorsi di istruzione professionale (di cui al decreto interministeriale 24 maggio 2018, n. 92, Regolamento ai sensi dell’articolo 3, comma 3, decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61):


LINK UTILI

https://www.miur.gov.it/istituti-professionali

https://nuoviprofessionali.indire.it/


PROGETTI FORMATIVI INDIVIDUALI

Nell’ambito del nuovo assetto didattico dell’istruzione professionale il PFI rappresenta lo strumento per l’individuazione dei bisogni formativi di ogni studente, il riconoscimento dei crediti, la definizione degli obiettivi individuali, la formalizzazione degli strumenti per la personalizzazione, la documentazione del percorso di studi. Con l’introduzione del PFI si ha uno strumento unico – ed uguale per tutti gli studenti – finalizzato alla valorizzazione delle attitudini e del bagaglio di competenze individuali di ciascuno nonché al superamento delle barriere sociali e personali, nel quadro della costruzione di un progetto di vita basato sul successo educativo, formativo e lavorativo.

Il PFI è deliberato dal consiglio di classe con la sola presenza dei docenti, per ciascuno studente, entro il 31 gennaio del primo anno di corso e verificato almeno al termine di ciascun anno scolastico. Per gli studenti provenienti da altri percorsi il PFI è comunque deliberato dopo un congruo periodo di osservazione, tenendo conto di quanto stabilito ai fini del passaggio.

Al verificarsi di situazioni nuove e impreviste e comunque al termine di ogni anno scolastico il consiglio di classe verifica il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PFI e può modificarlo nei contenuti didattici e nei tempi. La partecipazione dello studente e della famiglia all’eventuale processo di revisione sono garantite dal tutor, che dovrà avere cura di tenere informati tutti gli interessati ed ascoltare le loro proposte, ferma restando la responsabilità esclusiva del consiglio di classe in merito alla valutazione.

PFI MANUTENTORE

PFI ODONTOTECNICO

PFI OTTICO


IL TUTOR SCOLASTICO

Il tutor scolastico è un docente, di norma di ruolo, che viene individuato dal Dirigente scolastico sentito il consiglio di classe, fermo restando che potrà farsi coadiuvare da docenti non di ruolo o dai docenti dell’organico del potenziamento non titolari di classi. Ha funzioni ben distinte, anche se complementari, rispetto al Coordinatore della classe. Il tutor scolastico redige e tiene aggiornato il P.F.I. elaborato dal Consiglio di classe ed è una figura di riferimento per lo studente e per la famiglia.

CRITERI DI ASSEGNAZIONE TUTOR AGLI STUDENTI

Classi prime
1) ogni docente non può avere più di 3 alunni da seguire all’interno del cdc. e non  più di 6 tra tutte le classi.
2) priorità ai docenti di ruolo che seguiranno l’alunno in tutto il quinquennio (Italiano, Matematica, Inglese, Ed. Civica, Laboratorio, Sc. Motorie, 1 materia professionale, Sostegno laddove presenti) 
3) non di ruolo delle discipline precedenti 
4) successivamente religione e discipline presenti solo al biennio preferibilmente di ruolo.
 
Dalle seconde in poi 
1) se il docente del precedente a.s. non è più presente, l’ incarico viene assunto automaticamente dal nuovo docente della stessa disciplina compatibilmente con il criterio di massimo 3 studenti per docente.